Chiesa di S. Domenico

(Chiesa di S. Domenico, facciata e campanile)

(Chiesa di S. Domenico, interno'300-'400)

L'interno, ad una sola navata con tetto a capriate, è decorato con affreschi (purtroppo assai deteriorati) del Trecento e Quattrocento, opera di artisti aretini e senesi (Parri di Spinello: Crocifissione).

Di grande interesse il Crocifisso dell'altare maggiore, capolavoro giovanile di Cimabue (1265 ca.).

(Chiesa di S. Domenico, Cimabue, Crocifisso, 1265 ca.)

Alla parete dx la cappella Dragondelli   (1370), unico residuo delle originarie edicole sostituite nel Cinquecento con grandi altari.

A sx della chiesa si apre l'ingresso all'annesso convento, già sede nel Medioevo dello studium aretino.

Fondata nel 1275 e terminata all'inizio del Trecento, la basilica domina con la sua gotica architettura il fondale in leggera pendenza di piazza S. Domenico: uno dei punti più suggestivi della città, cui si accede con facilità dal lato nord delle mura. L'edificio è stato sottoposto nel corso dei secoli a manomissioni e restauri.

Sulla caratteristica facciata si apre un portale romanico; il pronao è un rifacimento di questo secolo.

(Chiesa di S. Domenico, portale)

Al campanile a vela sono appese due campane trecentesche.

(Chiesa di S. Domenico, particolare del caratteristico campanile a vela)


Architettura